Uve Sangiovese: Quali sono varietà le più diffuse?
Articolo modificato il 19 Agosto 2022 da Rocca Imperiale S.R.L.S.
Uve Sangiovese: Quali sono varietà le più diffuse?
Varietà Sangiovese? Il Re incontrastato dei vini Italiani, si presenta come una grande famiglia, nella quale troviamo più di 160 varietà.
Uve Sangiovese: La varietà del Sangiovese Grosso
La Varietà Sangiovese grosso (Brunello di Montalcino) si trova in Toscana vicino a Siena, in una zona collinare incontaminata. Nel 2004 è diventato Patrimonio dell’umanità.
Il territorio di Montalcino è costituito da una sola grande collina in gran parte coperta da boschi.
La zona di produzione dei vini è all’interno del Comune in un territorio di circa 24.000 ettari, dei quali solo il 15% è occupato dai vigneti.
Il clima è mediterraneo, asciutto con precipitazioni che sono concentrate nei mesi primaverili e nel tardo autunno. Durante l’intera fase vegetativa della vite, il clima è prevalentemente mite ed assicura una maturazione graduale e completa dei grappoli
Il nome “Montalcino” ha una origine misteriosa: alcuni ritengono che derivi da Mons Lucinus, monte dedicato alla dea romana Lucina ( Giunone). Altri invece, ed è l’opinione largamente accettata, lo collegano a mons llcinus (monte dei Lecci) riferendosi alla forte presenza di lecci.
Uve Sangiovese: Elenco completo di tutte le varietà più diffuse
Come potete notare questo vitigno ha molte denominazioni diverse, che però fanno riferimento alla stessa uva.
Diverse denominazioni del vitigno Sangiovese reperite nella letteratura recente e antica
Brunello, Calabrese, Cardisco, Cordisio, Dolcetto precoce, Ingannacane, Lambrusco Mendoza, Maglioppa, Montepulciano, Morellino, Morellone, Negretta, Nerino, Niella, Nielluccia, Nielluccio, Pigniuolo rosso, Pignolo, Plant Romain, Primaticcio, Prugnolo, Prugnolo gentile, Prugnolo gentile di Montepulciano, Riminese, San Zoveto, Sancivetro, Sangineto, Sangiovese dal cannello lungo, Sangiovese di Lamole, Sangiovese dolce, Sangiovese forte, Sangiovese gentile, Sangiovese grosso, Sangiovese nostrano, Sangiovese piccolo precoce, Sangiovese polveroso, Sangiovese toscano, Sangiovetino, Sangioveto dell’Elba, Sangioveto montanino, Sanvincetro, Tignolo, Tipsa, Toustain, Uva Abruzzi, Uva Tosca, Uvetta.
Uva Sangiovese: Le origini e le caratteristiche principali
Vitigno italiano a bacca nera, è coltivato soprattutto in Toscana. Il primo a citarlo è il fiorentino Piero Soderini, nel trattato La coltivazione delle viti, con il nome di “Sangiogheto”.
Il successo del vitigno fu tale che, a partire dall’Ottocento, si diffuse in tutt’Italia, divenendo in breve il più coltivato della penisola, della cui superficie vitata rappresenta attualmente circa il 10%.
Da esso si ottengono vini di colore rubino intenso, di sapore asciutto, tannici e abbastanza acidi, dall’inconfondibile gusto di marasca, molto longevi se ottenuti da uve di buona qualità e ben vinificati, decisamente accattivanti.
E’ molto adatto all’assemblaggio con altri vitigni italiani come il Cannaiolo, Colorino, Montepulciano o vitigni internazionali come il Cabernet, Merlot e Syrah..
Il vitigno a cui Firenze dedica dal 2000, con cadenza quadriennale un “Simposio internazionale del Sangiovese“, sta avendo successo anche all’estero, nelle zone più pregate della California, dove si sta ottenendo qualche buon risultato.
Grazie per l’attenzione
Team Sommelier Shopbaginbox
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