Rosso Toscano: Perchè sceglierlo? Guida completa
Articolo modificato il 30 Gennaio 2023 da Rocca Imperiale S.R.L.S.
Rosso Toscano: Perchè sceglierlo? Guida completa
Al giorno d’oggi scegliere un vino rosso toscano di qualità non è facile.
Diventa ancora più difficile se bisogna sceglierlo in base ad una regione specifica.
Oggi voglio presentarti i vini rossi della toscana, una regione d’eccellenza a livello internazionale.
La Toscana non è solo il cuore dell’Italia enologica ma anche il centro dei più importanti assemblaggi per l’esportazione.
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La maggioranza dei vini rossi toscani sono a Base Sangiovese, prodotti sulle colline toscane e nelle valli tra Firenze, e al confine tra Lazio e Umbria.
In questo viaggio, sperando di non essere troppo noioso, voglio farti scoprire le migliori denominazioni di vino rosso Toscano che fanno di questa regione, una delle più famose a livello mondiale.
Ti consiglierò anche qualche ottimo prodotto da acquistare. Quindi sei pronto?
Partiamo!
Quali sono i fattori che rendono il rosso Toscano così buono?
La toscana è una regione straordinaria. Vediamo di seguito quali sono i fattori che rendono il vino rosso toscano un vino di qualità:
La posizione:
A Ovest confina con il mar Tirreno, a nord con la Liguria, a est con l’Emilia Romagna e l’Umbria e a sud con il Lazio.
Insomma una regione che ha molte influenze climatiche dovuta alla sua posizione particolare.
Questo fattore sicuramente è il più determinante per le diverse qualità di vino del territorio toscano.
Ogni zona ha il suo terroir e la sua qualità.
Il clima:
Le estati sono lunghe e abbastanza secche.
Gli inverni sono meno rigidi che al Nord. Questo fattore è molto importante per la maturazione dell’uva e della sua qualità.
Esposizione:
I vigneti di solito sono posizionati sui pendii che godono un buon drenaggio e di una buona insolazione.
In toscana in alcuni casi per sfuggire alla calura, si può arrivare a 550 metri per il vino rosso.
Più in alto sono posizionate le viti, più a lungo è il tempo necessario alla maturazione e maggiore è l’acidità dell’uva.
L’esposizione dei vigneti è un elemento fondamentale che porta molta qualità al vino.
In Toscana per esempio si fa molta attenzione a questo fattore.
Terreno:
In Toscana troviamo terreni molto diversi:
Ghiaia, calcare e soprattutto affioramenti di argilla.
In questa regione quasi tutti i vigneti si ritrova un suolo roccioso, scistoso, chiamato in alcune zone galestro.
Il terreno è un elemento fondamentale che conferisce la qualità al vino rosso Toscano.
Viticoltura e Vinificazione:
In Toscana convivono la tradizione classica e la sperimentazione.
Dopo molte sperimentazioni con i vitigni classici francesi, c’è la tendenza a sfruttare appieno tutte le potenzialità delle varietà autoctone.
Esistono ancora magnifici SUPERTUSCANS a base di Cabernet, e sempre ci saranno, ma i migliori produttori stanno ricercando i migliori cloni, terroir e tecniche per aumentare il frutto e l’accessibilità delle loro uve nobili.
Varietà di Uva:
La Toscana è ricca di vitigni a bacca rossa di qualità.
Ecco l’elenco dei più conosciuti:
Sangiovese (sin. Brunello, Morellino, Prugnolo, Sangioveto, Tignolo, Uva canina), aleatico, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Canaiolo, Carignano, Ciliegiolo, Colorino, Gamay, Mammolo, Merlot, Syrah, Merlot.
Cerchi un Rosso Toscano Famoso? Ecco i Supertuscans
La storia dei Supertuscans inziò nel 1948 quando nacque il Sassicaia.
Chi inventò il nome Sassicaia?
I Marchesi Incisa della Rocchetta
Che tipo di vino è?
Il Sassicaia è un vino rosso toscano a base di Cabernet Sauvignon.
Il cabernet si pensava che provenisse dallo Chateau Lafite-Rothschild, insomma un tentativo spudorato di produrre un vino Italiano di altissima qualità dalla più grande qualità di uva di Bordeaux.
Questo vino ebbe così tanto successo che nel 1971 Pietro Antinori inventò una combinazione di vitigni: 80% Sangiovese e 20% Cabernet Sauvignon.
Nacque così il Tignanello.
Perché Pietro Antinori vinificò il cabernet con il Sangiovese?
Beh il Sassicaia stava riscuotendo tantissimo successo, vino morbido, rotondo e di grandissima qualità.
Quindi perché non “Francecizzare” il nostro Sangiovese con il principe dei vitigni di Bordeaux?
Sicuramente un ottimo compromesso che ha regalato alla Toscana un vino rosso Strepitoso, dalla grande morbidezza e qualità.
Nel 1971 nasce così il Tignanello, una storica annata che ce la portiamo ancora oggi come ricordo indelebile di un periodo di successo tutto made in Italy.
E’ opportuno ricordare che Frescobaldi, già cento anni prima, ha utilizzato il cabernet Sauvignon nella produzione del suo famoso Chianti Nipozzano.
L’idea di assemblare un Sangiovese con un cabernet Sauvignon è stata un’ottima idea. Quest’ultimo dava consistenza al vino in maniera più soddisfacente del Merlot che veniva utilizzato per il Boredeaux.
Il Tignanello così diventò icona dei Supertusans.
Oggi i produttori dopo una intensa selezione di cloni, hanno fatto emergere una nuova razza di Supertuscans a base di Sangiovese in purezza.Quali sono i vini rossi Toscani Pregiati?
La Toscana è ricca di vino rosso pregiato.
Se ti capita di fare un giro in questa regione, non finirai mai dai scoprire produttori che producono vini di altissimo livello!
Ma quali sono i vini più pregiati in Toscana?
Se devo dirti la verità, ti risponderei “tutti“.
Ogni territorio, ogni vitigno ha la sua caratteristica.
Il fattore piace o non piace è sempre una cosa soggettiva.
Comunque visto che stiamo parlando di vino rosso toscano pregiato, vorrei stilare un piccolo elenco di vini conosciuti in modo da renderti un po’ più esperto:
Il Brunello di Montalcino, il Nobile di Montepulciano, il Morellino di Scansano, Il Chianti classico Riserva, Il Bolgheri.
Se vuoi diventare un esperto cerca di impararteli a memoria! Questi sono solo alcuni.
Di seguito ti farò scoprire cose che non avresti mai pensato di conoscere!
Pensi di sapere tutto sul Sangiovese? Forse no!
In questo paragrafo vorrei farti conoscere brevemente questo fantastico vitigno, anche perché vorrei ricordare che la maggior parte dei vini rossi toscani sono composti dal Sangiovese.
Sai che il Sangiovese è uno dei vitigni più antichi d’Italia?
Eh si pare proprio che questo vitigno sia fra le uve italiane più vecchie di cui si abbia testimonianza.
Pare che la sua esistenza fosse già nota più di 2000 anni fa con l’avvento degli Etruschi.
Nel 1590 invece incominciamo sentirne parlare con il trattato < La coltivazione delle viti > di Soderini.
Successivamente ci furono altri grandi personaggi legati al mondo del vino che ne parlarono, tanto che presto, divento famosissimo.
Sicuramente se avrai qualche base di conoscenza su questo vitigno ti avranno insegnato che si divide in due grandi categorie:
- Sangiovese Piccolo
- Sangiovese Grosso
Parlare solamente di queste due categorie a mio avviso mi pare un bel po’ riduttivo.
Il Sangiovese Grosso è la base del Brunello di Montalcino
Il Sangiovese Piccolo è la base del Morellino di Scansano e di molti Chianti.
Ma perché “Piccolo” e “Grosso”?
La risposta è per la dimensione dell’acino.
Oltre a questa differenziazione a mio avviso è più opportuno parlare di cloni.
Se si va a studiare il Simposio sul Sangiovese, scoprirai che ci sono oltre 33 cloni, ognuno dei quali con caratteristiche diverse.
C’è quello che da più morbidezza, quello che da più acidità, quello più tannico e così via dicendo…
Ogni produttore coltiverà un clone di sangiovese in base alle sue esigenze.
Quando si parla di Sangiovese purtroppo c’è molta ignoranza. Si pensa che sia solo uno.
Invece c’è moltissima varietà.
Sangiovese Forte, l’Inganna cane, il Cordisco, il Savicetro, l’uva tosca,e il Primutico.
Ecco queste sono altre varietà di sangiovese.
Quali sono le denominazioni più famose del rosso toscano?
Sei giunto alla parte più interessante.
In questo paragrafo ti elencherò le migliori denominazioni del vino rosso toscano con qualche consiglio delle cantine dove andare ad acquistare.
Barco Reale di Carmignano Doc
Dopo l’introduzione del Carmignano Docg, fu creata questa denominazione per continuare lo status di Doc a quei vini a base di Sangiovese di pronta beva.
Normalmente in questa doc si aggiunge un po’ di cabernet per rendere il vino più facile e morbido.
Bolgheri doc
Questa denominazione è la mia preferita.
Non sei mai stato nelle vicinanze di Grosseto?
In queste zone il vino è stupendo, qui siamo nella patria dei supertuscans, del famoso Sassicaia
Fino a poco tempo fa questa denominazione era ignorata. Si produceva un vino bianco e un rosato a base di sangiovese.
Oggi si produce anche un vino rosso Bolgheri e, a mio avviso si avvicina di molto alla qualità dei grandi Supertuscans.
I vitigni utilizzati? Il Sangiovese e vitigni internazionali come il Cabernet e il Merlot.
Ti consiglio di andare a visitare il paesino di Bolgheri! E’ stupendo.
Quale Bolgheri acquistare?
- Tenuta San Guido Sassicaia ( Lo puoi consumare da subito e dopo addirittura 25 anni)
- Antinori (Guado al Tasso)
- Angelo Gaja ( Ca’Marcanda Camarcanda)
- Le Macchiola di “Paleo”
- Colle Massari (Grattamacco)
- Tenuta dell’Ornellaia
Brunello di Montalcino Docg
Qual’è il vino Italiano più prestigioso?
Sicuramente il Brunello di Montalcino.
Il Brunello è l’uva locale che viene chiamata a Montalcino. E’ una varietà del Sangiovese, il “Sangiovese Grosso“.
L’idea è quello di creare un vino chiuso, compatto con tannini aspri, tanto da richiedere un periodo di invecchiamento di oltre 20 anni.
Tanti produttori in questi anni hanno cercato di utilizzare troppo i tannini “verdi” , facendo una macerazione con i raspi. Questo ha portato un calo della qualità del prodotto stesso.
Qui di seguito ti ho elencato una serie di produttori dove vale la pena acquistare il Brunello di Montalcino:
- Tenuta di Argiano (Alesino)
- Villa Banfi ( in particolare Poggio all’Oro)
- Fattoria dei Barbi (vigna del Fiore)
- Tenuta Caparzo
- Tenuta Carlina (La Torgata)
- Casanova di Neri
- Case Basse
- Castelgiocondo
- Castello Romitorio
- Cerbaiona
- Poggio Antico Tenuta il Poggione
- Tenuta Silvio Nardi ( Manachiara)
- Siro Pacenti
- Solaria- Cencioni
- Talenti
- Uccelliera
Cabernet – Sangiovese: I Supertuscans
Normalmente i produttori utilizzano l’80% Cabernet sauvignon e il 20% il Sangiovese.
Ecco i migliori vini che ho assaggiato a base di questo uvaggio:
- Antinori (Solaia)
- Tenuta di Bossi (Mazzaferrata)
- Castellare di Castellina ( Coniale di Castellare)
- Castello di Gabbiano (R e R)
- Tenuta dell’Ornellaia (Le Volte)
- Castello di Querceto (il Querciolaia)
- Poliziano (Le Stanze)
- Rocca delle Macie (Roccato)
Carmignano Docg
Solo il tradizionale Carmignano rosso a ovest di Firenze può sfregiarsi della Docg.
Personalmente a me piace moltissimo, infatti ti esorto ad assaggiarlo!
Questa Docg contiene il 45-65% di Sangiovese, 10-20% di Canaiolo nero, il 6-10% di Cabernet Sauvignon, 10-20% di Trebbiano e il rimanente 5% a scelta tra la Malvasia, Il Mammolo o il Colorino.
Il risultato è un vino che assomiglia al Chianti, ma con meno acidità e quindi più rotondo. Il Cabernet infatti regala la morbidezza e il frutto.
Il terreno in queste zone è ricco di galestro e argilla, conferisce al vino un tocco molto definito e particolare.
I migliori Carmignano che ho assaggiato sono i Seguenti:
- Fattoria di Artimino
- Fattoria Il Poggiolo
- Piaggia
- Fattoria di Ambra
Volevo ricordare anche il Barco reale di Carmignano Doc che fa parte dei vini rossi toscani che ho scelto.
Un’altra denominazione simile, sicuramente di minore complessità.
Ma che si presta al consumo quotidiano.
Chianti Classico Docg e Chianti Docg
Inizialmente al Chianti veniva assemblata l’uva a bacca bianca.
Con l’avvento della Docg ora si cerca di vinificarlo completamente con uve a bacca rossa.
Ma come deve essere il miglior Chianti?
Il miglior Chianti è pieno di sapori di ciliegia, lamponi e frutti maturi.
Tutti i Chianti prima del 1995 devono contenere tra il 75% e il 90% di uva sangiovese, con la possibile aggiunta di Canaiolo nero (5-10%), trebbiano o malvasia( 5-10%), cabernet, o un’altra specifica varietà a bacca rossa fino al massimo del 10%.
Oggi è possibile vinificare un Chianti con il 100% di uva Sangiovese.
Con l’apporto del 15% di cabernet molti produttori di Supertuscans potrebbero sfregiare i loro vini con la denominazione Chianti, in questo modo apporterebbe più valore al loro stesso prodotto.
Qui di seguito ho stilato una piccola lista di produttori che ti consiglio di provare:
- Poggio Torselli (Chianti Classico e Chianti Classico Riserva)
- Antinori (Peppoli)
- Badia a Coltibuono
- Barone Ricasoli (Castello di Brolio)
- Castello di Volpaia
- Uggiano
- Poggio al Sole ( Casasilia)
- Isole e Olena
- Monsanto ( il Poggio)
- Castellare di Castellina (Vigna il Poggiale)
Colline Lucchesi doc:
In questa denominazione si producono rossi con lo stesso stile del chianti, leggeri e morbidi.
Galestro
Questo vino viene fatto da un consorzio di produttori di Chianti, secondo standard concordati. E’ un vino secco molto pulito, leggero, fresco e delicatamente fruttato.
Morellino di Scansano Docg
Questa denominazione produce un ottimo vino che assomiglia al Brunello, con uve Sangiovese quasi al 100%. Ha un frutto saporito e maturo, molto persistente e adatto all’invecchiamento.
Il Sangiovese del Morellino è il “Sangiovese Piccolo“.
Ho stilato una piccola lista dei migliori vini che ho assaggiato:
- Erik Banti
- Poggio Argentiera (Capa Tosta)
- Motta
- Fattoria Le Pupille
- Viticoltori Senesi Aretini
Vino Nobile di Montepulciano
Questo vino viene prodotto a Montepulciano.
Non ha niente a che vedere con l’uva montepulciano di cui moltissimi si confondono.
Viene prodotto da uve Prugnolo gentile (Sangiovese), Canaiolo e altre varietà locali.
Questi vini hanno un carattere esuberante, con frutto generoso e maturo e sapori di ciliegia e susina.
Ecco qui un piccolo consiglio per gli acquisti:
- Avignonesi
- Bindella
- Podere Boscarelli
- Le Casalte
- Contucci
- Fattoria de Cerro
- Poliziano
- Tenuta Trerose
Cerco un vino rosso toscano. Quante Docg esistono?
Esistono 9 Docg (Denominazione di origine controllata e garantita), la massima espressione di qualità.
Esse sono:
Brunello di Montalcino, Carmignano, Chianti, Chianti Classico, Montecucco Sangiovese, Morellino di Scansano, Suvereto, Val di Cornia rosso, Vino Nobile di Montepulciano
Quali Doc di Rosso Toscano posso trovare?
Oltre alle docg esistono molte doc a bacca rossa.
Qui di seguito l’elenco completo in esclusiva per te.
Barco reale di Carmignano, Bolgheri, Capalbio, Colli dell’Etruria Centrale, Colli di Luni, Colline Lucchesi, Cortona, Elba, Grance Senesi, Maremma toscana, Montecarlo, Montecucco, Monteregio di Massa Marittima, Montescudaio, Orcia, Pomino, Parrina, Rosso di Monalcino, Rosso di Montepulciano, Sant’antimo, Sovana, Terratico di Bibbona, Terre di Casole, Terre di Pisa, Val D’arbia, Val d’Arno di sopra, Val di Cornia, Valdichiana, Valdinievole.
Il Rosso Toscano nel 2023: Crescita o diminuzione delle vendite?
Il successo di questi grandi vini che ti ho elencato hanno avuto un enorme successo negli anni passati.
Dal 2000 in poi, sarà colpa della crisi economica, i produttori hanno risentito una notevole flessione nella vendita del vino rosso toscano.
Forse per colpa della troppa concorrenza, sta di fatto che l’Italiano oggi preferisce orientarsi nei cosiddetti vitigni autoctoni delle nuove regioni a vocazione vinicola.
Ciò non significa che il rosso toscano ha perso la sua fama.
Solamente che in Italia esistono più di 1800 varietà di vitigni e quindi la scelta è molto variegata.
Sta di fatto che i produttori toscani in questi anni con l’avvento di internet si sono spostati nella vendita internazionale che tra l’altro porta maggiori profitti.
In conclusione, grazie ai mercati esteri la produzione di vino rosso toscano è in aumento.
Vino Rosso Toscano: L’avvento del vino sfuso confezionato in “Bag in Box”
Se in Italia come abbiamo visto c’è una diminuzione della vendita del vino in Bottiglia, in contrapposizione abbiamo un aumento della vendita del vino sfuso confezionato in Bag in Box.
Purtroppo la legislazione non consente l’imbottigliamento in questa rivoluzionaria confezione dei vini Doc e Docg.
Quindi in questo formato potremmo trovare solamente l’indicazione di “vino rosso” o “rosso toscano igt”.
E’ un grande peccato non poter inserire le varie doc. Speriamo che nel futuro i consorzi lo possano permettere, anche percé la vendita di questo prodotto sta avendo un notevole successo, tanto che potrebbe portare più ricchezza ai produttori di vino, la cui vendita delle bottiglie in questi anni è rimasta un pò stagnante.
Un vino rosso toscano che sto vendendo molto bene nel mio shop online è il “rosso toscano igt 2014” imbottigliato nella mia linea personale. L’uvaggio è un taglio bordolese barricato.
Ho voluto creare un vino di altissima qualità sfuso, lo stesso che possiamo trovare in bottiglia a prezzi superiori alle 10 euro.
Nel breve futuro ho sentito che sarà possibile imbottigliare l’Orcia Doc in Bag in Box. Sicuramente lo potrai trovare nel mio store!
Conclusione
Spero che questo articolo ti possa servire per essere diventato un po’ più esperto nei vini rossi toscani.
Se dovessi avere qualche dubbio in merito o qualche domanda, sarò lieto di risponderti.
Adesso potrai assaggiare tutti i rossi toscani che ti ho elencato, se hai bisogno di qualche consiglio sugli acquisti non esitare a contattarmi.
Team sommelier shopbaginbox
Comments (2)
Sapevo ( o almeno cosi lo ricordo ) che nel periodo dei Medici vi era l’obbligo di vinificare soltanto con uve sangiovese. Dopo di che le cose sono cambiate (mi sembra ) con l’uso anche di Malvasia e canaiolo giusto ?
Poi si ritorna al sangiovese puro ?
Dipende dai disciplinari… e dal tipo di zona che si trova la doc