La nuova professione: Il Sommelier del Bag in Box
Articolo modificato il 16 Maggio 2018 da Rocca Imperiale S.R.L.S.
La nuova professione: Il Sommelier del Bag in Box
Il lavoro del Sommelier abbiamo visto che negli ultimi anni si è molto articolato in vari rami, ultimamente è nata una nuova professione.
Il Sommelier non è più visto solo come una persona esperta di vino, nel complesso, si è specializzata in vari rami.
C’è il Sommelier dell’acqua, quello del Caffè, quello della Birra, quello dei distillati. Al momento, un pò dovuto alla crisi economica, è nata la nuova professione: il Sommelier del Bag in Box.
Contestato all’inverosimile da tutta la categoria dei professionisti e non, il Bag in Box non è mai stato visto bene.
Almeno in Italia è sempre stato snobbato e considerato come vino banale, da tutti i giorni.
Concorso Mondiale del Bag in Box: Ecco dove nasce la nuova professione.
In Francia, come sappiamo, è sempre stata un passo avanti nel commercio e nello sviluppo di prodotti innovativi per quanto riguarda il settore del vino.
Negli ultimi anni proprio in questa nazione, si è visto un aumento delle vendite del vino sfuso confezionato in Bag in Box. Si pensa che quasi il 50% delle vendite del vino in Francia sia effettuato in questo formato.
I Francesi così si sono fatti furbi, hanno creato il Concorso Mondiale del Bag in Box al cui interno è stato scelto un Team di esperti Sommelier degustatori per selezionarne i migliori.
Questo concorso si svolge ogni anno a Tolosa nella primavera. I vini premiati potranno sfoggiarsi del titolo “Best Wine Bag in Box.
La cosa che mi ha fatto un pò rimanere male è, che solo poche aziende italiane ci hanno partecipato, infatti se si vede la classifica finale, la maggior parte sono tutti vini Francesi.
In Italia la selezione la fa solo un Sommelier professionista
Nuova professione? Oramai la mia la ritengo tale.
Le bottiglie se ne vendono sempre meno e quindi ho deciso di lanciarmi in questa nuova sfida.
Non più Sommelier normale che si occupa del giudizio del vino in bottiglia, ma un sommelier che guarda in avanti.
Un Sommelier che vada a giudicare la qualità dei vini sfusi “più economici” ma che alla fine come ho riscontrato negli ultimi anni, gli stessi gli troviamo anche nelle bottiglie di un certo valore.
Design innovativo, tantissimi pregi e pochi difetti hanno fatto diventare il Bag in Box la mia vita e il mio lavoro.
Giornalmente degusto vini sfusi e, con grande soddisfazione consiglio alle cantine quali vini migliori inserire in questo packaging.
Il Sommelier del Bag in Box in Italia: Raffaele Forciniti
A Padova, dove ha sede la nostra azienda, ormai tutti mi chiamano così: il sommelier del Bag in Box.
Nuova attività o meno, essa è diventata fonte di ogni mia ispirazione.
Dopo anni di degustazioni, sono riuscito a trovare le migliori qualità di vino sfuso da inserire in questa innovativa confezione.
Nessuno fino ad oggi in Italia ha avuto il coraggio di farlo e, la cosa che mi da più fastidio è che le aziende confezionano i migliori vini in Bag in Box per i mercati esteri, soprattutto nel nord d’Europa come la Finlandia, la Svezia e la Danimarca.
Nuova professione: il futuro del Sommelier
Io penso che in futuro si parlerà sempre più spesso di questa categoria.
Al giorno d’oggi non è ancora stata riconosciuta ma, sicuramente nei prossimi anni si sentirà parlarne sempre più spesso.
Nuova professione: il Sommelier si propone a tutte le fasce di reddito
Questa “nuova professione“, mi piace considerarla così, non si propone ad un solo pubblico più abbiente, ma anche alle fasce di reddito più basse.
Il Sommelier del Bag in Box si propone a tutti, ed è questa la cosa bella.
Se un vino costa due Euro al litro, perché non giudicarlo? Perché non selezionare il migliore?
Anche il pubblico che ha meno capacità di acquisto a mio avviso dovrebbe avere una persona che lo consiglia nella quotidianità.
Vini da due Euro ma non solo…
Vorrei precisare che il vino sfuso in Bag in Box da 2 euro al litro è quello che si trova normalmente nel mercato.
Come ho detto prima, le cantine non investono purtroppo sulla qualità del Bag in Box, anche perché gli stessi consorzi delle Doc gli digrignano. Basta pensare a quante Doc non si possono confezionare in questo formato.
Insomma leggi assurde… Solamente in Italia succede.
Se guardiamo in Francia e Spagna la situazione è completamente differente.
Oltre ai due euro al litro finalmente si possono trovare vini più importanti, da 5 o 6 euro al litro. Ma questi purtroppo gli vendo solo io, perché l’Italia è uno dei pochi paesi che valorizza il Bag in Box.
La stessa qualità dei 5 e 6 euro, cari lettori, gli potete trovare nelle bottiglie in enoteca che hanno un valore di 10 euro ( 0,75cl)
La nuova professione: Consulente del Bag in Box
Il Sommelier del Bag in Box, non è solo un degustatore che seleziona i migliori vini. Ma deve avere un vasto raggio d’azione. Deve essere anche consulente.
A me capita quotidianamente che devo dare consulenze alle aziende che vogliono incominciare ad addentrarsi in questo proficuo settore, oppure a rivendite di vino sfuso che vogliono iniziare a vendere il Bag in Box.
Ultimamente faccio consulenza anche alle aziende che vogliono intraprendere il business internazionale, visto che a breve commercializzerò i miei prodotti anche in Brasile e Stati Uniti.
Quindi il Sommelier del Bag in Box deve essere versatile, un vero e proprio esperto in ogni ramo aziendale.
Conclusione:
Penso che al giorno d’oggi per competere a livello internazionale bisogna specializzarsi in un settore in particolare, senza dilagarsi.
La concorrenza è spietata, per questo motivo, per qualsiasi decisione e consulenza, se si vuole vendere il vino in Bag in Box, è bene affidarsi a degli esperti: I Sommelier del Bag in Box.
Raffaele Forciniti Sommelier Professionsta & Blogger
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